I Cantori di San Giovanni è un’associazione di promozione sociale attiva a Firenze da più di cinquanta anni anche se con forme giuridiche e denominazioni diverse. Infatti, il primo nucleo di quello che diventerà l’Associazione odierna è stato il Coro del Duomo di Firenze fondato nel 1968, che nel 2002 si costituì in Associazione per poi cambiare denominazione nel 2018 e diventare l’Associazione “Cantori di San Giovanni APS”.
L’attività principale dell’Associazione è il canto corale polifonico liturgico. Il coro dell’Associazione, attualmente formato da circa 40 cantori (la maggior parte dei quali amatoriali), costituisce la Cappella Musicale della Basilica di San Lorenzo a Firenze diretta dal Maestro Umberto Cerini e coadiuvata dall’organista principale Maestro Riccardo Torricelli. L’Associazione inoltre ricorre a collaborazioni con cantanti e musicisti professionisti per i progetti in cui ogni anno essa si impegna.
Il coro è impegnato nel servizio ordinario della Basilica di San Lorenzo partecipando alle principali celebrazioni eucaristiche dell’anno liturgico e alle celebrazioni straordinarie legate alla storia della Basilica e della città.
Oltre al servizio liturgico, l’Associazione “Cantori di San Giovanni APS” porta avanti progetti con programmazione annuale volti alla riscoperta e alla valorizzazione della musica sacra prettamente di ambito fiorentino dei secoli XVII e XVIII. Grazie ad un costante studio negli archivi musicali della città (da quello del Conservatorio “L. Cherubini” a quello della Basilica di San Lorenzo, da quello della Cattedrale a quello della Basilica della SS. Annunziata), all’impegno e alla preparazione della commissione artistica dell’Associazione, allo studio e all’abnegazione dei coristi, negli ultimi anni il Coro dei Cantori di San Giovanni è stato il protagonista della riscoperta di brani creduti perduti, come ad esempio una Messa di Orlandini, spartiti rivisti e corretti per l’uso fiorentino come, per esempio, l’Utrecht Te Deum di Haendel in latino, repertorio scritto per i Medici e per i Lorena dai loro maestri di cappella.
Audizioni
Nel corso di cinquanta anni alla direzione del coro si sono succeduti il M° mons. Luigi Sessa, il M° Alfonso Fedi e attualmente il coro è diretto dal M° Umberto Cerini. Sono più di 1500 i coristi che hanno partecipato alle attività del coro in questi lunghi anni, coristi in maggioranza fiorentini ma anche provenienti da altre città e addirittura altri Paesi.
Entrare a far parte di questo coro, indossare la tunica blu e ricevere in dotazione la cartella rossa, è al tempo stesso un motivo di orgoglio e una grande responsabilità: è entrare nella storia di un’istituzione fiorentina e far parte di una grande famiglia, di un solido gruppo di persone accomunate dalla passione per la musica polifonica e consapevoli che chi “canta prega due volte” (S. Agostino).
Cantare nei Cantori di San Giovanni richiede grande impegno e costanza (prove bisettimanali, studio individuale, partecipazione) ma sono molti di più i vantaggi: la musica corale è la migliore terapia contro lo stress, la tristezza, la solitudine. Si canta in luoghi straordinariamente belli, si fondono le voci producendo frequenze che fanno bene all’anima e al corpo.
Con impegno i Cantori di San Giovanni portano avanti la loro missione di valorizzazione e di diffusione della musica sacra nel territorio fiorentino e toscano perché essa fa parte della cultura di questo Paese e perché chiunque, nessuno escluso, quando ascolta l’Ave Verum di Mozart, tanto per fare un esempio, viene trasportato verso una dimensione spirituale che difficilmente si riesce a raggiungere con altri tipi di musica, come ebbe a dichiarare il M° Riccardo Muti.
Chiunque può far parte dei Cantori di San Giovanni: le uniche qualità richieste sono quelle di conoscere un po’ la musica polifonica, la disponibilità ad impegnarsi nello studio anche individuale, la costanza nella partecipazione e la condivisione della passione per il repertorio. Le audizioni sono sempre possibili previa appuntamento.
I Cantori di San Giovanni: musica polifonica sacra a Firenze per Firenze.